LA SAGRA DELLA CASTAGNA
A cura di Giovanni De Sio Cesari
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L'Italia è una paese antico in cui ogni centro,
piccolo o grande . ha una sua lunga storia e una sua propria tradizione: nei
centri piccoli, specie fra quelli appollaiati fra i monti, ormai in decremento
demografico e produttivo, fioriscono in ogni stagione ma in particolare in
autunno le "sagre" che quelle tradizioni in qualche modo fanno
rivivere
Con arrivo dell'autunno, un po' dappertutto nei
piccoli centri montani della Campania si celebrano le sagre
della castagna: la regione campana attualmente è al primo posto per la
produzione di quel gustoso frutto.
Essa ha il primato assoluto in Italia, con 28.000 tonnellate circa di castagne prodotte ogni anno, delle quali ben 16 mila appartengono alle categorie commerciali di pregio. produzione importante anche per l'indotto che genera Accanto al tradizionale mercato del “fresco”, vi è una quota sempre più ampia di prodotto essiccato e di derivati industriali ed artigianali di qualità.
Ma a parte la importanza economica bisogna considerare anche la funzione che la coltura del castagno assume nel settore boschivo e più in generale nella tutela e nella conservazione del territorio,
Fin dalla preistoria l'uomo ha consumato le castagne: Marziale afferma che nessuna
città poteva gareggiare con Napoli nell'arrostire
le castagne, mentre Virgilio nel secondo libro delle Georgiche consiglia
d'innestare il castagno sul faggio e nelle Egloghe ricorda le castagne cucinate
con il latte e mangiate con il formaggio.
Tuttavia fu nel medioevo che la castagne assunsero grandissima importanza. Infatti essa cresceva spontanea sulle colline e sui monti: non essendo una coltivazione non aveva un proprietario e apparteneva a tutti: bisognava aver solo il permesso del proprietario della terra dove crescevano
Generalmente i poveri avevano il diritto di andare a raccogliere i frutti nei boschi di castagni. Essa allora divenne il "pane dei poveri "perche sostituiva quello di frumento che non sempre era disponibile per tutti
In realtà bisogna pure tener conto che le castagne di un tempo non erano le qualità pregiate attualmente in uso ma un frutto appena appena mangiabile e per questo usato solo quando mancava altro cibo, altrimenti veniva dato come mangime agli animali insieme alle ghiande
Man mano pero con l'aumento della popolazione
sempre più terre vennero messe a cultura e l'area dei boschi e dei pascoli andò
man mano riducendosi: le castagne di conseguenza divennero sempre
meno abbondanti e meno richieste. Modernamente non sono più il cibo dei
poveri ma anzi un alimento pregiato e piuttosto caro.
Con esse si fanno molti tipi di pietanze, alcune salate, ma per la maggior parte dolci di ogni tipo fra cui spiccano le marron glacè che pero sono prodotti francesi ma l' Italia ha invece un numero davvero immenso di specialità alle castagne