Indice: premessa - cenno storico radici del conflitto il contrasto luglio nero intervento indiano. sviluppi recenti
Nota: lavoro completato il 9 febbraio 2008
PREMESSA
La stampa italiana e occidentale in generale ha seguito giorno
per giorno, con grandi titoli in prima pagina, gli avvenimenti di Gaza, e
giustamente, ma ha ignorato quasi del tutto che negli stessi giorni un dramma
simile si svolgeva nello Sri Lanka. Nell’isola,infatti è riesplosa la guerra civile fra la
maggioranza e le Tigri dei Tamil (LTTE: Liberation Tigers of Tamil dell’Eelam,
che è una regione al nord dell’isola) che dura da oltre trenta anni ed ha
provocato oltre 70.000 vittime
Il conflitto sembrava essere sulla via della composizione pacifica nel 2002 ma la pace non ha retto. Il governo allora ha messo al bando le Tigri dei Tamil, l’esercito ha conquistato, all’inizio di gennaio, Kilinochchi, il quartier generale dei ribelli, e quindi, man mano, quasi tutte le zone in mano ai ribelli.
Poichè i combattimenti avvengono in mezzo a zone abitate, migliaia di civili sono stati uccisi, le città bombardate, anche alcuni ospedali sono stati colpiti e centinaia di migliaia di profughi vagano in cerca di salvezza, cercando di raggiungere le zone che, secondo il governo, dovrebbero essere sicure e che spesso non lo sono affatto.
Inoltra il clima politico, anche al di fuori delle zone di combattimento, tende a diventare sempre più difficile con l’assassinio anche di leader dell’opposizione democratica; vi è un ondata di nazionalismo a carattere buddista sostenuto dal Jathika Hela Urumaya (Jhu), un partito fondato da monaci buddisti nel 2004, che pare, in prospettiva, minacciare anche le minoranze cristiane e islamiche
Assegnare torti e ragioni in questa vicenda è difficile e direi anche inutile: ma bisogna prendere coscienza che in quel paese è in atto le recrudescenza di una guerra etnica, non solo, ma che anche, al di fuori di essa, vi sono forti tensioni interne
Non crediamo nemmeno che siamo all’epilogo del dramma: anche se
l’esercito singalese pare sul punto di riconquistare tutti i territori ancora
controllati dai ribelli Tamil, tuttavia sarà pur sempre difficile poi sopprimere
il terrorismo delle Tigri Tamil: gli attentati suicidi dei Tamil sono stati più
numerosi di quelli verificatesi nel Medio Oriente.
Per noi italiani appare davvero incomprensibile un simile dramma perche
conosciamo la comunità singalese residente nel nostro paese come una delle più
pacifiche e laboriose e oneste: non si è mai sentito che un singalese abbia
compiuto, non dico un atto di violenza, ma nemmeno un qualsiasi altro reato o
tenuto una condotta disdicevole. Costituiscono un vero esempio di onestà,
mitezza o laboriosità: se tutti gli immigrati si comportassero in simile modo
non avremmo certi problemi.
Purtroppo le tensioni fra i gruppi etnici a volte esplodono drammaticamente
dove meno ce lo aspetteremmo: anche in una
delle più civili nazioni del mondo. la Germania, esplose l’antisemitismo
CENNO STORICO
L’isola
storicamente conosciuta in Occidente come Ceylon e attualmente
denominata
Sri Lanka (isola splendente ), si trova al centro dell’oceano indiano e costituisce
una naturale base di passaggio
per la navigazione fra l’Estremo
Oriente
e il mondo arabo
e occidentale Abitata fin dall’antichità
fu colonizzata comunque da popoli indoeuropei
(gli arii)
provenienti
dal nord che conquistarono nel secondo millennio a. C .tutta l’india
sovrapponendosi ai più
antichi abitanti di stirpe dravidica.
Dall’india venne anche il buddismo che divenne la religione ufficiale con
l'impero di Asoka nel III secolo a. C.:
anzi i testi
buddisti furono riportati per la prima volta per iscritto proprio in questa
isola ( il “canone Pali” del I secolo a. C. ): in seguito però in tutta
l’india la religione induista ebbe una forte riscossa e in pratica il buddismo
fu riassorbito. sparì dall'India
diffondendosi invece nell’Estremo Oriente
Solo il
Ceylon invece conservò la fede buddista che permeò tutta la cultura
singalese diventando quindi in qualche modo una
peculiarità
nazionale
Nell’ isola però si stabilirono in epoca incerta, probabilmente nel XII secolo d. C. anche gruppi di Tamil, provenienti dal vicino continente indiano. I Tamil sono una etnia dravidica e induista presente soprattutto nell’attuale stato indiano del Tamil Nadu. Diversi quindi per razza, lingua, religione, cultura dalla maggioranza che viene detta semplicemente singalese (in inglese: sinhala). I rapporti furono storicamente alterni, a volta pacifici, a volte conflittuali
Nell’isola si stabilirono anche un certo numero di mussulmani, in genere mercanti ,che costituirono quindi la terza confessione religiosa
Nel 1503 arrivarono i Portoghesi che presero il controllo dell’isola :essi furono sostituiti dagli olandesi che a loro volta cedettero l’isola agli inglesi nel 1796.
Il dominio europeo tenne sotto controllo le contese etniche religiose essendo il potere nelle mani di persone del tutto estranee alle etnie
LE RADICI DEL CONFLITTO
Durante il dominio inglese si posero le radici dell’attuale conflitto interetnico. I Tamil infatti andarono a ricoprire un posto preponderante nell’amministrazione coloniale e nella vita economica diventando un gruppo egemone, anche se minoritario. I proprietari inglesi delle piantagioni di the inoltre fecero venire dall’india altri Tamil come lavoratori: questi ultimi pero, benchè Tamil, erano degli immigrati per ragioni economiche, estranei quindi al gruppo Tamil dominante e pertanto non amalgamava facilmente con essi attualmente i loro discendenti paiono estranei al conflitto convivendo armonicamente con i Singalesi
Le missioni inglesi inoltre fecero un buon numero di convertiti che vennero quindi a costituire una quarta minoranza religiosa
Notiamo al margine che generalmente gli immigrati singalesi in Italia provengono dai villaggi cristiani e quindi sono estranei al conflitti, anzi spesso sono emigrati anche per sfuggire alla guerra civile
Negli anni trenta
si affermò
un movimento indipendentista
analogamente a quanto
avveniva
in india
guidato
da
Gandhi.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale nella quale il Ceylon divenne una fondamentale base militare si accantonò per il momento il problema dell’indipendenza: alla fine di essa però l’Inghilterra dovette concedere l’indipendenza all’India come al Ceylon. In ambedue i casi esplosero però le tensioni interreligiose : In India fra induisti e mussulmani con la formazione di due stati distinti ( Pakistan e Unione Indiana) seguita da una sanguinosa pulizia etnica e, in seguito, da due guerre. In Ceylon invece per il momento le conseguenze furono al momento molto più contenute riesplodendo invece drammaticamente più tardi quando quelle indiane erano state sostanzialmente superate.
IL
CONTRASTO
La
indipendenza
e la
conseguente
indizione delle elezioni
generali
ruppe infatti
un
antico
equilibrio:
essendo
i singalesi buddisti
in
grande maggioranza infatti si
trovarono
ad avere praticamente
tutto
il
potere politico
emarginando
di fatto
i
Tamil
che fino
ad allora invece avevano
avuto
una
loro egemonia
Da qui accuse e controaccuse e recriminazioni infinite delle quali è molto difficile giudicare la fondatezza, come spesso avviene in questi casi: gli uni infatti accusano di discriminazioni gli altri i quali invece negano e ritorcono le accuse: bisogna anche pensare che, a un certo punto, nasce una sensibilità eccessiva per cui ogni atto appare in una luce particolare ed esagerata: avviene in tutti le situazioni di questo genere
Il presidente eletto Solomon Bandaranaike era un cristiano poi convertito al buddismo per motivi politici: riuscì a contenere in qualche modo i contrasti ma nel 1959 fu assassinato da un monaco buddista che non lo riteneva abbastanza deciso nel difendere i diritti della maggioranza: si ripeteva lo stesso dramma di Gandhi assassinato anche lui da un estremista della propria religione. Comunque il potere restò ancora a lungo nelle mani della famiglia Bandaranaike che gestì i il governo per quasi mezzo secolo, analogamente a quanto avveniva in India con la famiglia Nehru - Gandhi
IL LUGLIO NERO
La situazione precipitò definitivamente nel luglio del 1983 nel cosi detto “luglio nero”
Negli
anni
precedenti si era andato formando
un
partito
che
richiedeva
la
formazione
di
uno
stato
indipendente
in
una
parte dei
territori ( nord ed est detto Eleam ), abitato prevalentemente da Tamil
ma privilegiando
sostanzialmente
una
politica pacifica
e il
dialogo.
Il
movimento
però sfuggi
dalle
mani
stesse
dei
leader
e sorsero vari gruppi
armati
più
o meno
spontanei che
invece
cominciarono azioni volente
e assassini politici: fra
questi
il
più
importante fu
quello
delle
Tigri dei
Tamil
(LTTE
)
che è
tuttora il protagonista del conflitto .
Nel giugno del 1983 in un agguato furono uccisi 13 militari. Il governo per prevenire incidenti cercò di celebrare i funerali nella capitale e non nei paesi di origine dei soldati come era abitudine: tuttavia dopo i funerali si formarono bande incontrollabili di singalesi inferociti che cominciarono a dare la caccia e ad uccidere i Tamil che trovavano, a saccheggiare le loro proprietà e i loro templi. Il fenomeno si diffuse rapidamente in tutto il paese. l’esercito cerco di reprimere i disordini e molti Tamil trovarono rifugio e salvezza presso singalesi di tutte le fedi Tuttavia si ebbero un numero imprecisato di morti ( le stime, molto varie, vanno da 400 a 3.000 morti ) e soprattutto uno scoppio di un odio fra le due comunità che tuttora è difficile da spegnere.
Gli attentati e le repressioni sanguinose si succedettero negli anni seguenti. Nel 1987 iniziarono anche gli attentati suicidi da parte delle Tigri dei Tamil (sull’esempio del Libano di qualche anno prima) e questa pratica terrorista ebbe poi una largissimo diffusione ancora maggiore che nel mondo islamico
INTERVENTO INDIANO
L’india
si era sempre
interessata
vivamente
alle vicende dello Sri
Lanka per motivi
politici,
di vicinanza
e di etnia cercando
sempre
di mediare. Nel 1987 Rajiv
Gandhi
riuscì
a ottenere
un
accordo
secondo
il quale i Tamil avrebbero avuto
un’ampia
autonomia
ma avrebbero
dovuto
deporre
le armi.
Un
corpo
di
spedizione
di 100 mila
uomini fu quindi
inviata nell’isola
per far rispettare l’accordo ma
i Tamil rifiutarono di deporre
le armi, il processo di
pace si
arenò
e l’esercito
indiano
fu
coinvolto
nei combattimenti perdendo 1100 uomini e
uccidendo
un
numero
imprecisato
di locali
(forse 5.000)
e impegnando
inoltre grosse risorse economiche.
Nel 1990,
dopo tre anni inconcludenti,
il nuovo
premier
indiano
succeduto
a
Rajiv Gandhi,
V.
P. Singh
ritirò
il corpo di
spedizione. Poco dopo
lo
steso Gandhi
fu assassinato
in
un
attentato
suicida
da una
donna Tamil che voleva
vendicare
i Tamil
uccisi
dall’esercito
indiano
GLI AVVENIMENTI PIU’ RECENTI
Per oltre dieci anni la guerra infuriò sempre con maggiore violenza: le offensive governative coinvolgevano inevitabilmente anche i civili mentre gli attentati spesso suicidi facevano sempre più vittime: nel 1995 il nuovo governo presieduto da Chandrika Kumaratunga, tentò un piano di pace ma questo naufragò soprattutto per la intransigenza dei Tamil e la guerra continuò ancora più cruenta di prima
Dopo l’attentato del 11 settembre
2001 a New York, la vicenda singalese cominciò ad essere vista nell’ottica
della lotta al terrorismo internazionale e le Tigri Tamil erano inseriti nella
lista delle organizzazioni terroristiche dall’ONU.
Nel 2002 si riuscì,
con
la mediazione norvegese,
a raggiungere
un accordo secondo, il quale
le regioni Tamil
non
avrebbero ottenuto
una piena indipendenza ma un
ampia autonomia nell’ambito
di
uno
stato federale.
I negoziati si trascinarono a lungo,
fra un
rimando
e un
altro, fra attentati
e repressioni,
fra speranze e delusioni
fino
alla fine
del 2007. Intanto si era
formato
nei fatti
uno
stato Tamil nel nord che
si
comportava in
pratica
come
uno stato
indipendente.
mentre le elezioni furono vinte da del 2004 da un leader più intransigente
Mahinda Rajapakse,e nel dicembre del 2004 l’isola fu anched devastata dal tsunami
Diventando la situazione sempre più. difficile il governo ha rotto gli indugi e alla fine del 2008 l’esercito dello Sri Lanka ha lanciato una massiccia offensiva conquistando prima la capitale Kilinochchi e poi man mano tutte le regioni in mano ai Tamil tentando quindi una volta per tutte di risolvere la questione su un piano militare