LA NATURA
LA LUNA
Questa sera siedo nel buio, ho spento le luci e guardo fuori la finestra nello spazio. E` tutto nero e vuoto.
L’oscurita` mi fa paura il nero e` un colore nemico per me. Ma stanotte e` mio, il mio rifugio la mia salvezza dal mondo crudele che affanna.
Ben venga l’oscurita`, il buio, la notte nera io l’aspetto. Ben venga, l’aspetto come l’amante aspetta l’amore trepidante.
I rami degli alberi ancora spogli sembrano tante braccia stese verso il cielo come per implorare per un miracolo, una profonda malinconia mi avvolge e la tristezza fa scendere qualche lacrima. lascia che l’oscurita vinca su di me. forma una barriera insormontabile non mi manda oltre questo piccolo spazio che mi circonda.
Sento le tenebre che mi avvolgono in una stretta presa, sono come paralizzata resto cosi non so per quanto tempo: pochi minuti? un ora? non lo so, vorrei smettere di pensare a non pensare. Libera vorrei la mia mente da ogni dolore e tristezza.
Libera di affanni e di delusioni. Resta con me buio sempre temuto ora
mio amico. Stendo ambo le mani, prendile nelle tue. Sentiro` il freddo
ghiacciante e mi stringero’ di piu`a te, al nulla. Non saro` piu` schiava del buio.
Ma poi all'orizzonte appare una fievole luce. E`possibile la luce nella profonda oscurita` che mi avvolge ?
No. non qui non dove io ora riposo. Ma lontana la luce illumina un po` dello spazio che lo circonda. Resta là luce, non venire da me. Non illuminare il mio amico tenebra oscura. Ma perche`continui a rispledere ora anche piu` di prima? Perche ora mi attiri a te? Non lo vedi che sono nella mia tenebra? La tenebre amica il mio ristoro? Non posso distaccare gli occhi dalla luce lontana. Da dietro gli alberi spogli, sorge piano la luna silenziosa. Appare alta nel cielo ora e un suo raggio entra nella mia finestra e squarcia le tenebre . Faccio un passo verso la luce stendo ora a te la mano che poco prima ho stesa alle tenebre. Un suo raggio si posa leggero sulla mano tesa. Sento il torpore riscaldare la mano gelida .
Si scioglie lento il buio. Avvisto una stella brillante che scorta la luna.
La sua luce pulsa da ogni direzione. Stendo l’altra mano verso la luce
Poi la ritiro tosto. Tradisco il mio buio cosi facendo?. Ma il calore della
stella filtra le finestre e prepotentemente si posa sul mio viso. Sconvolta chiudo gli occhi, per un istante riposo nella oscurita`. Ma solo un istante
Perche` ora tutto e` illuminato. I raggi di luna e la luce calda della stella che la segue hanno scacciato le tenebre e sento il calore avvolgermi come prima mi avvolgeva il freddo scuro. Trepido ma resto al calore e alla luce. Ho ancora tanta paura di guardarmi attorno. Paura del mostro che mi segue ovunque nella luce. Eppure sento un barlume di speranza salire dal profondo dell’anima come volesse rassicurarmi, confortarmi,
rassenerarmi
Non pensare tanto, mi dice, ricordati sempre che per profonda che sia l’oscurita`al di la, all’orizzonte spunta sempre la Luna.
Delia Socci Skidmore