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RACCONTI AMERICANI 

 

VIGILIA DI NATALE

 

Si avvicina la Vigilia di Natale la Grande Sera del Grande Giorno

Ora che il frenetico correre da negozio a negozio shopping, per comprare regali all’ultimo minuto e`finito, ora che la casa e`tutta decorata  con luci e festoni colorati, ora che l’albero risplende  di luci e circondato di regali per il “Grande Giorno” possiamo finalmente concederci una pausa di riflessione.

Beh! una pausa di riflessione non di riposo e` il giorno della Vigilia e bisogna preparare il cenone. Mettiamo i cd di inni di Natale ci faremo sollevare dalla musica mentre prepariamo la cena. Ognuno ha il suo compito: mamma quando stava meglio preparava  le sue specialita`, frittelle di baccala` e ciambelline. Quest’anno le faro` io ma non saranno come quelle di mamma.

Mia sorella prepara  il sugo di calamari e frittura di pescee l’altra sorella la verdura e l’insalata. A me tocca un compito particolare molto importante mi dicono: preparare carne e pollo per chi non mangia pesce. Lo chiamo un compito particolare, speciale per dargli importanza  ma veramente e` una cosa che nessuno vuol fare allora gli danno un nome importante e lo appiccicano a me. Farsi posto vicino ai fornelli mentre le altre sorelle cucinano non e` facile. Ho il pollo pronto per il forno, ma il forno e `pieno di tegami e terrine e non c’e posto per il mio. Qualcuno mi da` un piatto di gamberetti da friggere. Mi avvicino ai fornelli ce ne sono sei ma tutti presi da padelle e pentole  Mi fermo col piatto di gamberi in mano e aspetto che una di loro si allontani per intromettermi. Intanto vado a dare un occhiata  alla sala da pranzo. I giovani seduti tranquilli gustano un drink  e ridono e si divertono. Mi domando: quando e` cambiato il mondo, come mai i giovani riposano e gli anziani cucinano?  Mi metterei a fare il discorsetto “ quando ero ragazza come voi io dovevo fare‘…..ma nessuno m’avrebbe ascoltato.

Se insisto  si alzano e vanno a continuare i loro discorsetti in salotto. Meglio tornare in cucina e attendere al mio da fare. Vedo che il tegame col pollo e` sparito mi auguro che qualcuno l’ha messo nel forno. Deve essere cosi perche mi prendo un’occhiata da mia sorella che non promette niente di buono. Mi dice:”dove sei stata dovevi friggere anche I gamberi e il pollo l’ho gia messo al forno.” Inutile dire che c’erano loro ed io non ci capivo. Pero un po` di rispetto  per la sorella maggiore pure ci volesse.

Mi metto a lavoro con i gamberi. Intanto mio cognato (God bless him) arriva con la bottiglia di Limoncello. Ci versa un bicchierino a tutte. Bevo e mi sento meglio.  

Ogni tanto si sentono dei gridolini e pianti e un “pitter patter” di piccoli piedi:sono i nostri nipoti. Sono cinque tutti sotto sette anni. I miei tre tutti di 6 anni, quelli di mia sorella: la bimba di 3 e il maschietto di 7 anni. Giocano bene per un pochino poi si litigano,  si menano e si spingono. Le tre femminucce complottano contro i maschietti e loro menano e danno spintoni. Sono arrivati tutti ben vestiti con completini rosso e verde di velluto. Ora pero` i maschietti hanno la camicia fuori i pantaloncini e le bretelle appese ai fianchi. Jack ha solo una scarpa e non si sa dove ha lasciata l’altra. Le femminucce  hanno i capelli sciolti con i riccioli che cascano sul viso e sugli occhi. Con la manina li scansano e poi menano, scansano e poi menano il capo da un lato. Le mamme si vedono stressate,con  occhi fissi guardano ma non vedono niente. La cena e` pronta, tutti a tavola. Non ci sono posti assegnati, ognuno si siede dove vuole. Il tavolo dei piccoli attiguo alla  grande tavola. La cena e` tradizionale, antipasto spaghetti alle vongole e tutto il pesce tradizionale per la Vigilia di Natale eccetto i due che mangiano carne  Mangiamo bene tutti e la conversazione e` animata e divertente.

 

Mio cognato Joe, il padrone di casa, ha una provvista di vini speciali.  Per ogni pietanza un vino diverso pero` permette solo un assaggio dei vini. I bambini finiscono prima di tutti. No, loro non bevono vino solo coca cola. Fortunatamente si trasmette la favola di Dr. Seusse: “Mr. Grinch who stole Christmas”. I bambini si siedono vicino al tv e guardano il programma. Mi affaccio in cucina c’e una catasta  di piatti e stoviglie da lavare. La lavastoviglie dovra’ lavorare a tutto spiano . Ma rimangono sempre pentole e padelle da pulire e sistemare. Ma io non sono interessata a farlo.

I giovani si offrono di caricare la lavastoviglie. Lavoro pesante vero?

Finito il pranzo ci mettiamo a giocare a tombola e aspettiamo l’ora della Messa di

Mezzanotte. Giochiamo per circa un ora in santa pace. Poi finito il programma e riposati  i bambini arrivano rincorrendosi, danno spinta al tavolo da gioco  e mandano in aria i fagioli che coprono i numeri estratti. Tutti i giocatori dicono in coro : “proprio quando stavo per vincere” Meglio prepararsi per la Messa di Mezzanotte.

 

Delia Socci Skidmore