RACCONTI AMERICANI
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CULTURAL SHOCK
Se potete immaginare come ci siamo trovati quando siamo arrivati in America. Siamo venuti da tranquilli paesetti dove la vita era dura, ma semplice. Pochi giovani si erano avventurati al di la' di altri piccoli paesi vicini. Piu' pochi ancora avevano visto o visitate grandi citta'. Gli anziani sapevano solo il lavoro dei campi, la casa, la chiesa e la famiglia. Le strade del paese non erano trafficate da macchine. C'era sola una strada che conduceva fuori del paese e solo pochi fortunati avevano la macchina. Non c'era nemmeno una segnale di stop Il piu' grande ostacolo nelle strade era il gregge che tornava a sera all’ovile. Non c’era gregge nelle nuove citta`ma larghe e lunghe strade percorse da file infinite di automobili. Gente che andava e veniva sempre frettolosa.
Il padrone del negozietto di genere alimentari conosceva tutti i paesani, sapeva quel che volevano quando entravano in negozio e concedeva credito. Da questi semplici origini siamo arrivati in grande citta' sconosciute, costruite completamente diverse dal nostro paese. Anche i colori dell’ambiente sembrava diversi dai nostri. E' stato un cambiamento duro, totale e immediato. Non c'e stato tempo di imparare le regole nemmeno le piu' semplici di comportamento ,come per esempio, rispettare i semafori. Attraversavamo la strada correndo sperando di non essere investiti invece di aspettare il verde ad ogni crocevia.
Non sapevamo comprare un qualsiasi genere alimentare. I supermarket c'erano e ben forniti ma non sapevamo bene come funzionavano ne' conoscevamo la nuova moneta.
Era tutto da imparare e imparare al piu' presto possibile.
Allora per immigrati come noi fu introdotta per la prima volata nel 1958 la frase "Cultular Shock". Chi si trasferisce da una cultura a un altra subisce uno shock abbastanza notevole che disorienta e riempie di ansia. Le cose piu' semplici della vita quotidiana come segni, orientamenti, dare la mano,espressioni facciali, chiedere direzioni, utilizzare il telefono tutto cio' che abbiamo imparato inconsciamente, crescendo non avevano piu' senso nella nuova terra. Si creano ansia e frustrazioni, si avverte un senso di perdita di confidenza in se stessi.
Delia Socci Skidmore