RITORNO A SETTEFRATI
PROVE DI MATRIMONIO
Un caldo pomeriggio vidi un gruppo di persone radunate sotto i portici davanti al bar attorno ad un altro gruppetto di giovane donne.
Bar Vitti e`l’unico del paese ed e` centro di riunioni, appuntamenti, soste ,
e godersi il dolce far niente. Ogni tanto qualcuno richiede anche una bevanda. Mi incamminai verso il bar. Nel mezzo del gruppo di ragazze c’era una che sembrava la piu` bella tra loro. Sul capo bruno avevo un corto velo bianco. Gli occhi neri vivissimi brillavano come stelle di notte. Le amiche le stavano attorno. Chi le aggiustava il velo, chi i capelli, poi glielo toglievano e lo aggiustavano diversamente facendo particolare attenzione alla forma del velo attorno al viso. Lei si aggiustava la gonna nera cortissima reggendosi alternativamente ora con un piede or con l’altro sui i tacchi altissimi. Un altra amica le porse una giarrettiera rosa di finissimo velo. Forse anticipando la mia domanda una delle donne mi disse eccitata: “e` la sposa sta a fare le prove”. La sposa fa le prove davanti al bar? Si tra pochi giorni si sposera`. questa era la sposa famosa di cui se ne era parlato tanto. E quando mai le spose a Settefrati fanno le prove? Si, e` una tradizione anche americana fare le prove in chiesa la sera prima dello sposalizio ma vestite ordinariamente e anche se la ragazza e` vissuta in Irlanda vorra `fare alla moda irlandese ma qui stiamo a Settefrati : quali prove ci servono? Sara` “solo Settefrati”ma ognuno che torna da lontano riporta con se un po` delle usanze delle lontane terre dove hanno vissuti da anni e le vive anche a “solo Settefrati”.
Dacche` ricordo io le “prove” non sono mai state fatte. L’unica cosa che agli sposi era permesso la sera prima, era di andare insieme casa per casa ed invitare personalmente gli ospiti. Il velo bianco e il vestito da sposa erano posati delicatamente su due sedie avvolte in tovaglie bianche. Il mattino dopo la sposa si vestiva e l’aiutavano sorelle ed amiche. Sorridendo indossava il vestito bianco. Nessun stilista sarebbe stato convocato per l’acconciatura dei capelli. Le trecce lunghe venivano raccolte sul capo e il velo intrecciato ai capelli con una corona di merletto. Mentre la sposa si preparava arrivavano giovani ospiti scelti per l’accompagno e in coppia formavano il corteo che avrebbe accompagnato la sposa alla chiesa.
Per le ragazze contadine era d’usanza sposare in costume. La camicia bianca tutta finemente ricamata, le maniche lunghe finivano con un riccio di merletto. la lunga gonna di colori tenui rosa o grigio anche ricamata era fatta a pieghine e scendeva dal busto fino alla caviglia. Ricordo anche io avevo aiutata la esperta ricamatrice a ricamare a punto intaglio i vestiti da sposa. Ora le ricamatrici a mano non esistono piu`tutto piu semplice e facile fatto
a macchina.
Qualche sera dopo, sempre come al solito seduti tutti avanti al bar, notai arrivare gente da altri paese. Le donne erano tutte vestite a festa con eleganti abiti chi li portava lunghi, chi cortissimi. Molte sfoggiavano profonde scollature che rivelavano belle curve. Gli uomini anche ben vestiti accompagnavano le donne. La piazza ora brulicava di gente allegra in vena di celebrare non so quale evento. I soliti bene informati dissero che stasera il futuro sposo avrebbe portato la serenata alla sposa. Infatti poco dopo arrivo` una auto nuova ed elegante non so di quale marca. Salta fuori un bel giovane vestito a festa completo con cappello a bombetta. Porta con se un fascio di rose rosse. E` un bel giovane bruno alto e ben fatto.
La sua macchina resta parcheggiata in mezzo alla piazza anche se e` zona
“parcheggio vietato”. La mia amica piu’ vicina mi da` una gomitata e mi fa :
tutta eccitata e` lui! e` lui! lo sposo. Con lo sposo venne anche un altro giovane con la fisarmonica. Amici e parenti li circondarono parlando e gesticolando simultaneamente. Lo sposo si voltava ora qua ora la`cercando di capire ma si vedeva che era a disagio. Presto, dopo aver bevuto bibite e caffe, lo sposo, l’amico con la fisarmonica, amici, parenti e piazzaioli si avviarono cantando a seguito del ragazzo con la fisarmonica verso la casa della sposa. In piazza rimanemmo in pochi.
Come sono cambiati i tempi!. Ora si fa tutto alla “luce del sole.” Lo sposo
puo`far la serenata alla sposa con la benedizione e partecipazione di tutto il paese. mentre ai miei tempi i ragazzi che corteggiavano le paesane e volevano dedicar loro la serenata lo dovevano fare da lontano...
Chi si azzardava a farla sotto la finestra della sposa con uno o due amici. Era tutto molto romantico ed intimo . La sposa gia` avvertita da prima aspettava trepidante. Sapeva che quella sera si sarebbe fissata la data dello sposalizio.
Per affacciarsi al balcone lo doveva fare col assenso dei genitori. Ma una volta accettata la serenata e accettato lo sposo in casa della sposa la data del matrimonio si stabiliva vicina . Pero` la domanda si pone: meglio allora tutto intimo e privato oppure adesso tutti allegri e partecipi. Io penso tutto a tempo suo. Tutti quegli anni fa non sarebbe stata possibile una festa come questa. Ed oggi la serenata di allora sarebbe stata ridicola.
Delia Socci Skidmore