RITORNO A SETTEFRATI
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IL VENTUNO DI AGOSTO
Il giorno dopo, 21 Agosto, il tempo e` un po` nuvoloso. Lo sappiamo che almeno
parte dei cinque giorni di festa piove sempre. Nessuno si affanna sappiamo che
passera`. Anche la pioggia e` diventata una tradizione. Il cielo si oscura le
nuvole scacciano il sereno e si impadroniscono del cielo blu ora tutto grigio.
Dalle cime delle montagne i lampi sferzano illuminando il cielo cupo. Segue un
fragoroso rombo di tuono. Poi vento moderato con raffiche e goccioloni giganti
hanno dato inizio ad un bell'acquazzone tipico del paese di montagna.
Scappo a casa al riparo seguita dalle amiche.
La tempesta e` durata poco , passano le nubi scure e ritorna il sereno. La
pioggia ha rinfrescato l’aria umida ed afosa e ripulito le vie.
Oggi c’e la banda che suona tutto il giorno fino a sera tardi. Il popolo
vestito a festa scende in piazza numeroso.
Per gli ultimi due giorni sembrano che accellerano le funzioni.
Il via vai di gente si intensifica, le bancarelle sono erette in ogni spazio
libero. Chi deve ripartire in pochi giorni si affretta a fare le ultime spese.
Sembra che non vorremmo farci sfuggire ogni piccolo momento di questo grande e
sentimentale avvenimento come si e` fatto per centinaia di anni.
Stasera su a Canneto si festeggia` la suggestiva Fiaccolata. Si portera`a
spalla la Statua della Madonna Bruna in processione attorno al prato
fiancheggiando il laghetto.
Parteciperano le diocesi di Sora, Aquino, Pontecorvo, Roccasecca ed altre
ancora. Verranno numerosi i fedeli con lo Stendardo che li distingue e spesso
col fazzoletto dello stesso colore sopra le spalle. La solenne processione, che
vede la statua della Madonna passare per le vie del paese, è un avvenimento
solenne e raccolto nello stesso tempo. Solenne per la partecipazione delle
autorità religiose e civili, nonché della, folla straripante di
pellegrini, arrivati da ogni parte
La processione rappresenta il momento più atteso, il momento che viene vissuto
con più fervore. Alla grandiosa manifestazione accorre numeroso il popolo,
prelati e autorita` civili. E` una visione di sentimento di fede che commuove
ed entusiasma.
Alla processione parteciperà tutta la città, autorità civili, militari, Corali e
le Confraternite con i loro artistici crocifissi La processione rappresenta il
momento più atteso, il momento che viene vissuto con più fervore, ma per poter
essere ben compresa e sentita bisogna leggerne il passato. Perciò è importante
conoscere
quella grandiosa manifestazione accorse numeroso popolo di Ciminna e dei paesi
viciniori. La generale commozione raggiunse momenti di alta drammaticità, che
non fu il risultato di un improvvisato entusiasmo,di un effimero sentimento di
fede, ma l'epilogo di una costante, intensa devozione,resa più gagliarda e
vibrante per lo svolgersi di vari prodigiosi avvenimenti “segni più evidenti
della Divina Misericordia”. Gli elementi essenziali di quella prima processione,
con poche varianti,si ripetono continuamente. I paesi gareggiano tra loro per
appartenenza e numero di partecipanti. E` una gara che dura da cent’anni.
Noto il numero di giovani che seguono questi antichi riti. Mi avvicino ad uno di
loro e gli chiedo se son venuti insieme con l’autobus. “No signora, mi dice
gentilmente, noi veniamo a piedi e nomino` una localita` molto distante.” “E
come fate a camminare cosi a lungo”.domandai,Cominciavano il lungo cammino
qualche settimana prima visitando altri Santuari e pernottando in chiese e altri
locali messi a loro disposizione dalle autorita` dei vari paesi. Il giorno dopo
ripartivano all’alba per un altra festa e un altra sosta. La Festa di Canneto
era l’ultima della Valle. Intanto si erano avvicinati altri giovani e dissero
che continuavano la tradizione dei padri.
Solo dopo finiti i festeggiamenti avrebbero preso l’autobus, che comunque li
aveva seguiti trasportando i piu` anziani. quelli stessi anziani che tanti anni
prima avevano fatto il percorso a piedi come loro oggi. Sara` fede, sara` il
senso di tradizione , oppure il senso di avventura, chiamiamolo quel che
vogliamo, ma vengono oggi e tornerrano ancora a piedi per celebrare qualcosa di
bello, di sano e perche no` anche la fede dei loro avi.
Sono molti anni che diciamo con tanta apprensione che dopo la nostra generazione
la festa di Canneto non sopravvivera`. Parlando con questi giovani ho fede nel
futuro.
Le processioni numerosissime sono pronte per mettersi in cammino seguite da noi
fedeli I canti ed inni risuonano nella valle e sembra che anche il verde bosco
si unisca al coro. I venditori sparsi nel prato sono stati ammoniti di chiudere
barrcca mentre passa la lunga e solenne processione. Prato di Mezzo e` una
marea di gente e non sembra grande abbastanza per contenerli. Fatto il giro ci
ritroviamo tutti sul sagrato del Santuario. Dopo la benedizione saliamo sulla
circolare che ci aspetta per riportarci in paese.
Delia Socci Skidmore