CIETTA
Lucia Frattaroli comunemente conosciuta come Cietta è donna legata alle nostre tradizioni, devota della Madonna di Canneto, Si e`dedicata da anni a tenere sempre viva la solenne tradizione della nostra Festa di Canneto . Da quando e`deceduta la signora Luigia Gentile: molti anni fa era lei che
si era sempre interesssata a far celebrare la solenne messa il mese di agosto. Fu Cietta a prendere l’iniziativa di continuare quella santa tradizione che unisce non solo i settefratesi ma anche altri paesi con simile tradizioni. Si mise subito al lavoro parlo`di questa sua idea a tutta la Societa Madonna di Canneto e tutti accolsero l`idea con entusiasmo ed emozione. Con Cietta ci mettemmo d`accordo con tutta la nostra fede e amore e il nostro senso tradizionale di aiutare in questa santa opera.
Si formarono comitati con specifico compito. Si decise `di introdurre donne e ragazze in costume ciociaro alla Celebrazione per dare il vero tradizionale significato alla festa. Ci mettemmo a lavorare con trasporto ,Cietta si mise in contatto con la sorella Luigia, esperta cucitrice del costume paesano ciociaro. Luigia tirò`fuori la vecchia Singer che aveva portato con se da Settefrati e si mise subito a cucire sciariche in diversi colori e misure ,il tradizionale costume settefratese. lntanto la data della Santa Messa si avvicinava, le donne iniziarono a scegliere quali ragazze dovevano vestirsi nei tradizionali costumi. Cietta aveva anche vestini di angioletti per i piu` piccoli .
Quella domenica di tanti anni fa si radunarono all’ingresso della chiesa del Sacro Cuore, le donne piu esperte aiutavano le altre a vestirsi con cura. C`era chi aggiustava le pieghine della camicia, chi il merletto della scolla, chi il fazzoletto,
chi lo zinale. E pensare che le nostre donne si vestivano senza alcun aiuto tutte le mattine.
Quando le donne furono pronte formarono la fila ,si prepararono ad uscire per la celebrazione della Santa Messa.
Per l’immagine della Madonna si scelse la nipote di Cietta, la graziosa Isabella a vestirsi .Isabella indossava uno splendido vestito bianco di seta, il manto
celeste ricamato e adornato di stelline d`oro, opera di sua zia Cietta ,la corona in testa e il visetto mesto: sembrava una vera immagine. Le altre seguivano accompagnate dagli angioletti.
Entrarono in chiesa tutti in fila seguendo lo stendardo .Il parroco era di origine italiana e celebò`la Santa Messa in italiano.
Alla fine della Messa si intonò il commovente inno della Evviva Maria, i fedeli piangevano dalla emozione.
Dopo la messa andammo tutti al club per il pranzo e finire di celebrare degnamente
questo santo giorno.
Fu una Domenica memorabile e la tradizione continua ancora.
Delia Socci Skidmore