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RACCONTI   VARI

 

 CUCINA REGIONALE

Cucina regionale, questa nuova attivita` della comunita italiana di Stamford e dintorni specificamente creata per aiutare i meno fortunati  e popoli colpiti da disastri  “naturali”e` diventato un avvenimento annuale. Ogni anno il raccolto e distribuito ad una organizzazione caritatevole. L’anno scorso fu il turno de L’Aquila in Abruzzo dopo il terremoto.

 La Federazione Laziali d’America e altre associazioni organizzano  queste cenette ed altre attivita`sociali e religiose.`Le attivita`che si svolgono sono eseguite da instancabili volontari. In questa zona del Connecticut vi risiede una massiccia popolazione di emigrati abruzzesi e laziali. Quando il sisma si abbatte` su l’Aquila ,la comunita' italiana si mobilito` subito per organizzare  una raccolta fondi ed offrire conforto e solidarieta`ai terremotati. Le molti associazioni   sociali e religiose lanciarono un appello a tutti i clubs di riunirsi e discutere come meglio potevamo aiutare i nostri  compaesani. La risposta  all’appello fu immediata e numerosa. Non solo la nostra  comunita`ma anche altri gruppi etnici incluso i nativi americani. Si formo' un comitato che si mise subito  all’opera  con internet telefonate e lettere per informare il pubblico. Si fisso` la data per gli assaggi. Ogni club avrebbe cucinato e distribuito a proprie  spese  specialita` gastronomiche per una minima somma  Tutta  la somma raccolta sarebbe poi stata messa da parte  per le  vittime del sisma. Lo staff dell’Italian  Center mise  a disposizione il personale  la spaziosa cucina e qualsiasi altro occorrente necessario. La sera prima dell’evento ci recammo  a preparare la sala. Ad ogni club era stato assegnato un proprio  tavolo. Armati di  foto  dei nostri  paesi  di  provenienza, bandierine  erbetta  e fiori decorammo  la sala. Ogni tavolo rispecchiava i particolari del paese rappresentante. Da lontano la sala sembrava una tela variopinta. Dava un aspetto caldo e accogliente. L’indomani di buon ora iniziarono i preparativi. Vari gruppi prepararono cibi nei rispettivi clubs per poi portarli all’Itaian Center gia` cucinati. Altri nella spaziosa e ben fornita cucina del Italian Center . Preparammo spaghetti al pomodoro ,sagne  e fagioli, pasta e ceci spaghetti alle vongole, una varieta` di frittate.  e molto molto di piu`.Intanto arrivavano altri rappresentanti con salame , salcicce, casarecci fagioli sale  e olio, formaggi freschi . Il pasticciere arrivo` con vassoi pieni. Il fornaio con numerose qualita’ di pane fresco. Su tutti i tavoli c’era abbondanza di quantita` e  qualita`.  Gli ospiti arrivarono numerosi. Quando si spande la voce che gli italiani fanno festa la gente viene. E` garantito buon cibo a poco prezzo.  Prima  che arrivassero mi affacciai in cucina, tutti ifornelli erano in uso e brulicava,di cuochi, aiutanti, pentole e padelle .C’era  chi guardava l’acqua bollire chi girava  il ragu` chi friggeva cipolle. I cuochi lanciavano ordini a chiunque si trovano vicini, L’atmosfera era febrile ma in controllo.  Me ne escii subito e e tornai al mio tavolo. Intanto  la sala si e piena digente . Prima fanno il giro della sala guardando in ogni pentola poi formano file davanti  ai tavoli per gli assaggi, Noi del club settefratese cominciammo a distribuire la nostra specialita: sagne e fagioli. Piatto tipico della cucina ciociara ma anche abruzzese, in effetti di tutta la valle del Parco Nazionale d'Abruzzo.
 La pasta  si ottiene  lavorando a mano acqua  e farina e un pizzico di sale. Stenderla poi col matterello fino ad ottenere una sfoglia dura e rotonda.  L a sfoglia si arrotola e con un coltello affilato tagliare  trasversali tipo "maltagliati".
Nella ciociaria  per preparare una buona sagna e fagioli occorrono i fagioli tipici della valle di Comino ovvero i cannellini di Atina . Condite con ragu` di carne di maiale e cotiche da` alla pasta   gusto particolare. Molti  ospiti conoscevano il pasto, altri si facevano spiegare cosa era e come veniva cucinata , poi proseguivano per altri tavoli. La fila di gente sembrava non finesse mai. Spesso tornavano per secondi e non solo da noi. finalmente si dirada e meno male perche siamo alla fine della nostra provvista’. Feci anche io una camminata  per i  diversi tavoli per assaggiare qualcosa di buono, Ma c’era rimasto poco o niente. Ci rimasi male , avevo pensato ad una forchettatina di spaghetti alle vongole . Dopo il pranzo il tavolo del caffe` e dessert  era pieno di ghiottonerie . Fu li che mi recai in cerca della mia pasta preferita, la sfogliatella. Ne gustai piu` di una tanto non avevo mangiato altro fu la scusa per mangiarne tante. A cena conclusa aspettammo l’annuncio del ricavo  Quella sera ricavammo una bella somma di parecchi mila dollari. Quando ci informarono dalla sala si alzo un forte battimano.  La serata fu un gran successo. A fine sera eravamo tutti stanchi e spossati ma consapevoli di aver fatto qualcosa di buono per noi e per gli altri, quindi tutti consapevolmente felici ci avviammo verso casa e dovuto riposo.

 

 

Delia Socci Skidmore