CONTRIBUTO di Delia Socci
Vorrei aggiungere qualcosa all’aricolo " birds of passage” sulle donne delle emigranti. Prima della seconda guerra mondiale erano quasi sempre solo gli uomini che emigravano. Gli uomini che emigravano andavano all'estero per lavorare risparmiare e tornare a casa con un po` di soldi per potere acquistare terreni, bestiame per loro uso e sottrarsi all’oppressione dei ricchi e potenti. Anche i miei due nonni attraversavano l'oceano da giovanetti per andare in America in cerca di lavoro e anche dopo che avevano formato famiglia continuarono i loro viaggi tra l'Italia e l'America. In famiglia ritornavano ogni 2/3 anni .Con i risparmi che riportavano acquistarono terreni, case e altri beni. Dopo la seconda guerra mondiale ci furono molti cambiamenti, ma su uno vorrei soffermarmi: una nuova donna emergeva. Quelle che erano sopravvissute agli orrori della Guerra e, avevano preso life and dead decisions (decisioni di vita e di morte) e ne erano uscite vincitrici. Sicure di se,` non avrebbero acconsentito di fare la stessa vita delle madri. Desideravano una vita migliore che il dopoguerra non poteva offrire in Italia. Avevano visto i soldati americani distribuire chewing gum e cioccolato ai bambini ,avevano sentito che in America le donne erano “liberate” che la donna avrebbe trovato lavoro nelle fabbriche e poteva fare anche la “boss” ed era quella terra che le attirava. Ma, molto piu` importante, volevano andare insieme al marito, la famiglia unita, non piu` vivere un Continente a parte come avevano fatte le madri prima di loro . E cosi comincio`l’esodo della grande emigrazione del dopo guerra Delia Socci |