DELIA SOCCI SKIDMORE
Io per fortuna non sono passata per Ellis Island.Quando siamo arrivati noi the Island era gia chiusa agli sbarchi di emigranti. Per noi visite mediche e controllo documenti venivano effettuati al Consolato Americano a Napoli. Ho visitato Ellis Island e il museo e non si puo` non provare profondi emozioni appena che si entra nella Great Hall. Era nella Grande Sala (sala registri) dove gli emigranti venivano sottoposti ad esami medici e controllo documenti. E` una sala ampia, enorme sovrastata da un terrazzo dove guardie e ispettori tenevano sott’occhio la folla. La sala poteva accogliere e ed esaminare centinaia di emigranti la volta. Ora e` vuota. Camminando attraverso i pavimenti lucidi il passo risuona nell’ampio vuoto. Le mura sono pulite e dal soffitto pendono lucentissimi lampadari di cristallo. Ma non era sempre cosi. Gli emigrati arrivavano, stanchi e confusi e travagliati dal lungo viaggio. Molti di loro che non potevano pagare per la cabina vivevano e dormivano sul ponte della nave esposti agli elementi e altra gente malata. Alcuni morivano prima di arrivare. Ora mentre mi guardo intorno quasi mi perdo nell’enormita` del’edificio. Mi sembra di sentire il vocio confuso della folla che spingeva pigiava camminando verso il banco degli ispettori. Sembra di vedere donne con le lunghe gonne , lo scialle s ulle spalle, col fagotto in testa e un bambino in braccio. Sembra di sentire i padri richiamare iI piu grandicelli a tenersi vicini a non perdersi tra folla. Posso immaginare con quanta ansieta` e spavento percorrevano la distanza che li separava dagli ispettori. Posso anche immaginare molti immigranti che arrivavano contenti e felici per aver finalmente messo piede nella Terra Promessa. Furono questi i periodi quando i nomi italiani vennero per sempre cambiati. ovvero scritti come suonava agli americani. E poichè in America si usa mettere prima il primo nome e poi il cognome molti nomi italiani diventarono cognomi. Un classico esempio:Rossi Roberto diveniva Ross Roberts. Il nome Di Preta fu cambiato in De Preta Anche I nomi dei paesi di origine venivano scritti sbagliati . Settefrati per esempio e` registrato come Sittifritte, Setteferrati, Settefiori, Lethefrati, e molti altri. Poi ce ne` uno che mi ha lasciato perplessa Scltefzatti. A quei tempi esisteva una Confraternita` formata di membri che sapevano un po d’inglese. Questi si recavano sul posto per aiutare gli italiani immigrati. Ma erano pochi e non potevano aiutare tutti. Andiamo giu`nella sala museo. La sala e` strapiena di oggetti lasciati indietro e dimenticati per chissa` quale ragione. Ci sono casse, cesti di ogni misura valigie nuove e valige di cartone legate con lo spago. Mazze, scialli e coperte e arnesi. Vedo i grandi bauli e casse. Chissa quanti sogni e speranze racchiudono in se e quanti nomi mormorano nel silenzio della notte. Come il nostro baule che mia nonna aveva riempito di ogni ben di Dio per noi e per mandare ai figli che vivevano in America. Quante emozioni rivivo, quanti ricordi dolci amari. Ancora chiaramente visibili sono i nomi di chi appartenevano. Mi avvicino per leggere i nomi e per ogni nome che leggevo mi pareva di conoscerli in persona riconosco molti nomi di paese di provenienza.
Fuori l’edificio e` circondato dal “Muro D’onore” “Wall of Honor” E` Una parete di acciaio inossidabile dove sono scritti circa seicentomila nomi di gente virtualmente di ogni nazionalita` sulla faccia della terra. Si possono disporre un nome alla parete con un contributo di $150.00.
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