ITALIAN POLITICAL CORRUPTION

TASSE, TASSE, TASSE.....

Giovanni De Sio Cesari

Proposta Letta

Il segretario PD Letta ha proposto una tassa sulla successione per reperire fondi per aiutare i giovani a crearsi una impresa

La tassa si applicherebbe su successioni da 5 milione in poi, con franchigia di 1 milione e quindi dai calcoli fatti solo sull’1% dei contribuenti e si costituirebbe una dote di 30 mila euro da concedere ai giovani dai 18 anni in poi che intendano avviare una piccola impresa

La proposta è scatenato critiche furenti da parte della destra che la hanno tacciata di estremismo di sinistra, di comunismo redivivo e cosi via. In realtà si tratta di una proposta molto moderata, ben lontana dagli estremismi di sinistra che vorrebbero la nazionalizzazione dei mezzi di produzione e la confisca dei grandi patrimoni e non una modesta tassa sulle successioni patrimoniali Si ricorda che le tasse di successioni sono presenti in tutto l’Occidente e, per esempio in Francia, paese di adozione di Letta, la tassa è ben più alta di quella proposta e non pare che Macron sia un estremista di sinistra.

Inoltre si sarebbe uno spostamento del carico dalle imprese ai patrimoni come un po tutti auspicano. Il fine è creare lavoro per i beneficiari e magari in un secondo momento anche per altri assunti. La assistenza non deve essere fine a se stessa ma deve creare lavoro che è la vera soluzione

Il problema è che in questo momento non è possibile un provvedimento del genere perché non condiviso da una parte della attuale maggioranza: i governi di coalizione hanno questo limite

Crediamo che Letta abbia solo voluto dare una immagine del PD che non fosse appiattita sulla omotransfobia che non è il problema principale del paese come lo è invece le difficolta dei giovani a inserirsi nel mondo del lavoro

Mi pare che sia un bene che il PD non sia più il partito solo degli omosessuali ( senza nessuna discriminazione. si intende) per tornare ad essere il partito dei lavoratori più poveri ( precari, sottoccupati, disoccupati)

Nel merito ci sembra poi dubbia la sua efficacia e e praticabilità: l incentivo ai giovani ci pare molto difficile poi da gestire e controllare

Pensiamo pure che il patrimonio è sempre familiare anche se giuridicamente personale: quindi è giusto che passi agli eredi. Ma qui si tratta solo di una modesta imposta su patrimoni notevoli.

Ma la questione che qui ci poniamo non è il merito del provvedimento proposto ma del principio che ci pare giusto. E finalmente la sinistra pare proporre un provvedimento di sinistra, molto molto moderato

Senza entrare in merito alla efficacia del provvedimento ci pare giusto il principio della opportunità di prendere qualcosa ai ricchi ( solo qualcosa) per aiutare i giovani a farsi una strada

Funzione delle tasse

Uno slogan comune e popolare e quello di gridare come fosse uno scandalo : tasse tasse tasse... Ma dipende dai punti di vista: potremmo anche dire: aiuti, aiuti, aiuti.. (a quelli che ne hanno bisogno). Certo chi deve pagare le tasse si sente defraudato di quello che ha guadagnato ma va considerato che se non ci fossero i consumatori non avrebbe guadagnato

Tutto il mondo avanzato ha alte tasse. Il motivo non è solo, diciamo cosi, etico ma economico: se non ci sono consumatori la moderna economia basata sulla produzione di massa collasserebbe come giustamente prevedeva Marx. Se questo non è avvenuto è perché l’intervento dello stato è stato riequilibratore: attraverso le tasse i governi dei paesi liberisti gestiscono intorno al 40% del PIL e anche ( direi soprattutto) hanno attuato leggi che regolano lo status dei lavoratori

In sostanza le tasse che paga l imprenditore tornano a lui con l’aumento dei consumi Nel passato tutti risparmiavano e le donne erano le custodi della lesina perché bisognava conservare per le malattie, la vecchiaia, la disoccupazione e ogni disgrazia. Nel momento in cui esistono assicurazioni per queste cose ( pubbliche o private) allora tutti possono spendere tutto e anche a credito Questo è il circolo virtuoso che ha reso possibile il nostro prodigioso sviluppo economico e in particolare il miracolo economico degli anni 50 in Italia

L'equità economica quindi non è solo un fatto etico ma un presupposto del nostro sviluppo economico.

Il comunismo è cosa diversa: significa la socializzazione dei mezzi di produzione e finisce con la inefficienza, la miseria e quindi la oppressione dei popoli come la storia ha ampiamente dimostrato

L invidia per i più ricchi ( per i più belli, più capaci, più fortunati ecc): è cosa umana . ma non è certo questa la base della politica finanziaria degli stati moderni

Sia il consumo che il risparmio possono essere utili all’economia Tuttavia attualmente noi abbiamo immensi capitali nelle banche a tasso zero perché nessuno in realtà li prende : è come se fossero nel famigerato materasso.
Se la economia è in crisi non è perché mancano i capitali ma perché mancano i consumatori e questi mancano perché una parte consistente della classe media si è impoverita, si è avuta la polarizzazione dei redditi.

Quindi il migliore aiuto alle imprese non è abbassare le tasse ma aumentare i consumatori : la crisi che attualmente attraversa il mondo non è dovuta alla mancanza di offerta ma alla mancanza di domanda .
Tutte le statistiche, covid a parte, da molti anni segnalano un aumento vertiginoso della povertà assoluta e relativa. Tutti quelli che gestiscono mense gratuite ripetono da anni che il numero degli utenti aumenta sempre di più . La povertà riguardava fino a dieci anni fa i fuori di testa, i drogati, insomma gli emarginati per qualunque motivo: ora si parla di NUOVI poveri proprio per indicare che si tratta di persone normali, diciamo cosi, non più dei pittoreschi clochard .

Certo nessuno dubita che il lavoro è molto migliore dell’assistenza, non ho mai sentito qualcuno che sostenga il contrario
Il fatto è che la NUOVA povertà nasce dal fatto che non si trova lavoro, o il salario è troppo basso L ‘assistenza è un effetto della mancanza di lavoro , non una alternativa al lavoro. Il provvedimento proposto al Letta è inteso ad aiutare i giovani a trovare lavoro perché non abbiamo bisogno di assistenza.
Che possa essere efficace, ben pensato o meno è altro problema: qui stiamo parlando del principio

Fiscalità in Italia

Molti pongono il problema dell’evasione fiscale ed effettivamente ci sono grossi problemi di evasione fiscali da parte imprenditori mentre i dipendenti regolarizzati (non quelli in nero) non possono evadere

Ma non si può dire che se in seguito a un provvedimento c’è se qualcuno che evade, qualcuno che imbroglia, qualcuno riceve quello che non dovrebbe, allora non possiamo prendere quel provvedimento
Con questo discorso non potremmo mai fare nulla perché nulla è perfetto e ci saranno sempre quelli che saltano la fila Se estendessimo questo discorso a tutte le attività dello stato ad essere coerenti dovremmo smettere di pagare le tasse e tornare a una società primitiva dove non si pagano più tasse e non c’è più corruzione

D’ altra parte tutto la prosperità del mondo avanzato si basa sulla consumismo cioe sulla domanda Noi possiamo produrre più di quanto possiamo consumare: senza una prosperità generale la nostra economia collassa

Comunque ammettiamo pure che in Italia la pressione fiscale è piuttosto alta ma rimane pur sempre nella normalità se non nella media Quello che mi pare essenziale è che lo stato moderno ha una imposizione fiscale impensabile nel passato e proprio per questo ha raggiunto livelli di prosperità impensabile La produzione di massa presuppone masse in grado di comprare

Se facciamo i confronti vediamo che sono gli stati piu avanzati ( come quelli scandinavi) che hanno una maggiore pressione fiscale che si abbassa per quelli più arretrati Nel gruppo dei meno tassati troviamo infatti

Afghanistan 6,4%
Sudan 6,3%
Nigeria 6,1%
Iran 6,1%
Congo 5,9%
Birmania 4,9%

Bisogna anche tener conto che non è facile fare paragoni perché i dati non sono omogenei ed è difficile confrontarli

In USA certamente la pressione fiscale è molto più bassa che in Europa, intono al 24% contro il 42%

Ma se in USA le tasse sono minori bisogna poi pagare la cara assicurazione per la salute e imponenti spese per l istruzione: si tratta di un sistema diversa, magari qualcuno lo può considerare preferibili ma i dati sono poco confrontabili- Si tratta di scelte determinate dalla cultura e dalla storia

The tax system is a key tool for redistributing wealth. Closing the gap between rich and poor is not only a moral and ethical imperative, it is also critical to restoring a healthy balance to a market-based economy. The market does not work very well to send signals on what should be produced if there is not some correlation between the effective demand of the members of society and their need to ensure that their basic needs are met. At the same time when wealth becomes so concentrated in the hands of a few, there is weak consumer demand with disastrous consequences in terms of jobs and economic growth. Canada is growing more unequal. Social and economic disparities threaten democracy itself as those with the most wealth are able to influence political decision-making, and do so to protect and strengthen their own interests. The wealthiest, who can afford to pay a fair share of our public service costs, enjoy a tax system skewed in their favour.A more progressive tax system can help to narrow the growing gap between rich and poor and boost the economy by stimulating consumer spending by middle and lower income Canadians. Higher tax rates on higher income brackets should be restored.But restoring higher income tax rates for higher incomes alone will not ensure the rich pay a fairer share. Most very rich people don't pay anything close to the highest marginal rate on their income because they find all kinds of ways – both legal and illegal- to avoid paying taxes.One of the most unfair things about our tax system is that income from investments is taxed at a much lower rate. And the really rich get most of their income from investments. Over 2/3 of the capital gains exemptions goes to tax filers making over $100,000 a year. This cost the government over $11 billion in 2007.Governments need to adopt the principle articulated by the Carter Commission on taxation 50 years ago that, “a buck is a buck,” regardless of how you earn it.Tax breaks that disproportionately benefit the rich, such as the very high limit on RRSP contributions, and the Stock Option Deduction need to be curtailed. The Stock Option

Deduction, for example, saw 90% of the benefit going to the less than 1% of tax filers with incomes of over $250,000.Canada is one of the few countries that does not have an inheritance or estate tax. This means that wealth is passed on from generation to generation and gets more and more concentrated in the hands of a few. It is proposed that this tax be only applied only to amounts in excess of $5 million. This means that inheritances of cottages or other property that has been held in the family for decades would not be affected. Family farms would also be able to be passed on to following generations without facing a tax penalty. The Alternative Federal Budget 2012 estimates this could raise $1.5 billion a year. The tax system can help to take away an unfair share of resources from the rich, but it can also be used to give some of these resources to support the poor. The tax and transfer system has worked to moderate the growing gap between rich and poor. Between 1981 and 2010, the market income inequality as measured by the Gini coefficient increased by 19.4 per cent. But this was partially offset by transfers and taxes so that after transfers and tax are taken into account inequality increased by only 13.5 per cent. It is still a high number, but it could have been much worse. But our tax and transfer system could be doing a much better job. According to a recent study by the Centre for the Study of Living Standards, "If Canada’s redistributive effort were to be raised to the OECD average, nearly two thirds of the increase in after-tax inequality that has take place in Canada since 1981 would be eliminated. Equally, if the level of redistributive effort that was in place in Canada in 1994, the year where redistribution was greatest, had still been in place in 2010, one half of the rise in after-tax inequality between 1981 and 2010 would be reduced. Canada thus has much room to increase its redistributive effort. What is needed is political will."1The Canadian tax system has had several programs that have been very successful in helping to reduce poverty. For children there are the Canadian Child Tax Benefit and National Benefit Supplement and Child Disability Benefit. In many provinces and territories the federal and provincial/territorial efforts have been combined in the National Child Benefit to which the Federal Government has contributed just over $10 billion a year. Currently the maximum annual benefit is $3,485 for first child to families with net incomes below $24,183 in 2011. The National Child Benefit is a universal program that provides a benefit even to those families who have incomes below the level

where they have to pay taxes. It delivers more support to families that need more help but almost 90% of families with children get some portion of the benefit.The National Child Benefit has been largely responsible for reducing the incidence of low income among families with children from 17.6% when it was introduced in 1998 to 10.5% in 2005. Child poverty could practically be eliminated if this benefit were increased to a maximum of $5,400 per child. This would cost just over $5 billion. This may seem like a lot but it could be partly offset by eliminating the Universal Child CareBenefit which costs about $2.5 billion a year. The Working Income Tax Benefit is a program introduced in 2007 and improved in 2009 that provides a supplement to the working poor to offset the loss of benefits that results from going off social assistance and the increased costs associated with working such as transit. It is a refundable tax credit that provides up to about $1000 a year for single persons and about $1750 per couple depending on the province they live in and slightly more for those with a disability. Although it has helped to provide a positive incentive for people to move off welfare and into the workforce, it does not do enough to help working poor families who have never been on social assistance. The maximum benefits should be raised and the program should extend its reach higher up the income ladder so that it becomes a major income support for Canadians who work but remain poor. Raising minimum wages so that a single person working full time would have an above the poverty line income is an important complementary measure that would not require any government expenditure and could actually increase tax revenue.The Old Age Security and Guaranteed Income Supplement has helped to greatly reduce seniors’ poverty in Canada to less than 5%. Instead of cutting back on these successful programs, benefits should be increased with the goal of eliminating poverty among seniors all together. Strengthening public pension and improving the Old Age Security/Guaranteed Income Supplement programs is becoming more important now as more and more Canadians workers are reaching retirement age finding without robust company pensions or private RRSP savings to rely on. Less than 40% of Canadians are now covered by workplace pensions and employers have been reducing the level of benefits. Only 30% of Canadians who are eligible to do so contribute to RRSP savings and many of those that have retirement savings have seen them shrink as a result of the global economic recession in 2008.2A small part of the $29 billion the government now spends in tax breaks for RRSPs and company pensions which mainly benefits wealthier Canadians, which is greater than the total cost of the OAS, could be used to increase the OAS/GIS benefit for singleseniors to at least the poverty line and keep the retirement age at 65. These government programs could be complemented by improvements to the Canada Pension Plan to strengthen our old age security system. A doubling of the replacement rate from 25% of covered earnings to 50% of average adjusted pensionable earnings as suggested by the Canadian Labour Congress could be achieved by a modest increase in employee and employer contributions, without any additional cost to the government.We are pleased that the Finance Committee has undertaken this study on an important issue that affects our economic performance as well as social well being. We trust you will be able to make some strong recommendations for government action, particularly on how the tax system could contribute to reducing the income gap.