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COMMENTO DI UN LETTORE

 

Mario Merola  ha avuto  una certa popolarità`in America  e` ricordato per le sue interpretazioni delle piu'` famose canzoni napoletane  incluso funiculi funicula che in America e’conosciuta, solo che  e  pronunciata Funichiuli funichiula.

Io comunque volevo fare un commento sull'articolo   sulòlì l’immagine  di Napoli all’estero. Infatti e` vero che ancora si pensa di Napoli della pizza, spaghetti alle vongole e tarantella e tutti i napoletani sanno cantare.

La citta stessa figura  in pochi tourism agencies e poi solo per via che ci si va per andare

a Capri e la costa Amalfitana.

E' vero: una volta formata l’immagine specialmente se rinforzata  da  persone famose l’immagine persiste a lungo. Solo chi è `veramente interessato a sapere fara` le ricerche, leggera`articoli  comeilvostro

.  Circa 7 anni fa venne mia figlia in Italia e fra le citta che voleva visitare era Napoli e il Vesuvio. Avevo insegnato  a suo figlio la canzone (pronunciato corretto) e volevano vedere il posto. Attraversammo quel tratto di Napoli che porta ai piedi del Vesuvio. Trovammo una citta` pulita, bella e quando chiedevamo direzioni ci venivano date sempre  gentilmente. Il traffico si era un caos. Pero` mia figlia, era lei che guidava, navigo’ bene per  le strade .

 

 

 RISPOSTA DELLA REDAZIONE

Il turismo che ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni: si dice che esso avvicini i popolo e favoriscono la reciproca conoscenza   ma ciò nonè sempre vero. Il turista infatti in genere ignora anche  la lingua, incontra solo determinate categorie di persone, gli addetti ,appunto, al turismo che per professione sono gentili e disponibili ,accoglienti e che soprattutto gli mostrano quello che il turista vuole: a Venezia lo fanno andare in gondola anche se i veneziani mai si sognerebbero di usarla, a Napoli gli mostrano la tarantella che i napoletano non ballano orami da secoli , in qualche paese gli fanno trovare addirittura il cammelliere disposto a comprare le donne tanto per dare un po di brivido sexi

Tanti turisti tornati nei loro paesi credono di essere in grado di discutere con competenza dei paesi in cui sono stati  e di cui invece non hanno visto altro che la vetrina scintillante che  gli operatori turistici volevano far vedere